Eventi

DUO DI VIOLONCELLi

Domenica 23 ottobre 2022, grande Musica a Ladispoli presso il Centro d’Arte e Cultura, con un duo di splendide violoncelliste.

Donata Cielinska e Alessia Marcato hanno proposto un excursus musicale di ottima qualità passando a volo d’aquila attraverso decenni di musica da film dopo un iniziale, bellissimo brano classico.

Autori come Rodgers e Hart con la loro immortale Blue moon eseguita magistralmente tra la partitura cantabile e l’accompagnamento che di volta in volta diventava cornice, controcanto oppure una seconda melodia in sintonia con la prima, si è passati ad Henry Mancini, uno tra i maghi delle colonne sonore, con le sue indimenticabili melodie di Moon River e Charade.

Anche qui la costruzione melodica si è intrecciata con i bassi dell’altro strumento in un arrangiamento fantastico al limite del virtuosismo,

Ancora con Nicola Piovani ed il suo sound track da “La vita è bella”; la Hit mondiale di Ghost, cioè Unchained melody fatta conoscere al grande pubblico dai Righteous Brothers. Il brano nato nel 1955 ebbe più di 500 interpretazioni in moltissime lingue, compreso l’italiano, per merito di Nilla Pizzi nel 1956 col titolo di “Senza catene”.

A seguire una bellissima interpretazione di Hallelujah, la splendida melodia di Leonard Cohen che ha avuto una miriade di interpretazioni da innumerevoli artisti ed è stata inserita nella colonna sonora di film come Shrek.

Le due artiste non si sono fermate un attimo e ci hanno inondato di una infinità di note musicali di altissimo livello compresi i bis che bontà loro ci hanno regalato.

Finalmente una serata all’insegna della vera musica, quella con la “M” maiuscola che di questi infausti momenti è difficile poter udire, al di fuori di quel “tump – tump – tump” commerciale che anziché accarezzare l’udito, agisce sul sistema nervoso portandolo spesso all’esasperazione.

Maurizio Bonardo



Ieri sera all’interno del Museo del saxofono di Maccarese, il Maestro Gianni Mazza ha portato sul palcoscenico il suo spettacolo:

Mazza bum bum’.

Per più di due ore ha intrattenuto il pubblico snocciolando un repertorio fatto di vecchie hit italiani, da Peter Van Wood con le sue “Tre numeri al lotto” e “Butta la chiave” a Paolo Conte con “It’s wonderful” e tanti altri brani famosissimi in quei lontani anni.

Quel lieve sapore appena accennato di Dixieland, ha fatto il resto.

Il tempo è trascorso senza rendersene conto, con una fluidità delicata e sempre con il sorriso sulle labbra, con una conduzione apparentemente amichevole, precisa e scorrevolissima.

Ci siamo tuffati in un mondo che non c’è più, forse anche rimpiangendolo un pò, ma il risultato ha lasciato in bocca quel sapore di buono, analogo alla cucina della nonna fatta di cose semplici, fatte in casa..

Il tutto all’interno di una location curatissima e speciale.

Il Museo del saxofono è l’unico in Italia e raccoglie una infinità di strumenti dal sax contralto al tenore passando per il baritono, il basso ed il soprano. Strumenti utilizzati da grandi strumentisti come Johnny Hodges (sax alto), Sonny Rollins (sax tenore) oppure un clarinetto che era stato di Benny Goodman.

Una raccolta fantastica completa di ogni e qualunque saxofono che si è potuto recuperare, con un maestoso sax basso a far da colonna al Museo.

Maurizio Bonardo

Concerto al Centro d’Arte e Cultura di Ladispoli con musiche di Mozart

Grande Musica a Ladispoli con l’Orchestra Giovanile Massimo Freccia diretta dal Maestro Massimo Bacci, la sera di domenica 19 giugno 2022.

L’Orchestra ha presentato due concerti di Mozart ai quali hanno partecipato due bravissime soliste.

Nel Concerto n.3 in sol maggiore si è esibita Giulia Indino mentre l’altrettanto giovanissima Sofia Midori Bisozzi si è misurata con il Concerto n.5 in la maggiore.

La serata si è conclusa con l’intera Orchestra che ha eseguito Libertango di Astor Piazzolla.

Le due soliste si sono espresse a grandi livelli interpretando dei momenti solistici in modo veramente notevole. Una serata d’eccezione che dà lustro alla città in un percorso culturale di grande valore.

La sala era stracolma di persone che hanno avuto l’enorme piacere di gustare della Musica meravigliosa eseguita al limite del virtuosismo.

Applausi a scena aperta per questi musicisti che nulla hanno da invidiare ai professionisti inseriti nelle grandi Orchestre sinfoniche.

Un grazie veramente sentito a tutta l’Orchestra ed anche al Maestro Bacci che l’ha così magistralmente condotta.

Maurizio Bonardo

ECCIDI DI STATO

l 23 maggio 1992 morì il giudice Giovanni Falcone e pochi mesi dopo, il 19 luglio del 1992 il suo collega Paolo Borsellino.

Su questi eccidi sono state scritte migliaia di pagine senza mai essere arrivati a raggiungere la verità.

Era il periodo delle stragi di mafia, la mafia di Salvatore Riina.

La storia ci racconta che occorrono circa cinquanta anni affinché si possa aprire una luce su fatti accaduti antecedentemente.

In questo caso, credo che ne occorrano molti di più.

Le motivazioni sembrerebbero molto vergognose per le ipotetiche collusioni tra elementi dello Stato e le cosche, facendo immaginare la quasi impossibilità di raggiungere una qualche attendibilità in merito.

Sono passati trent’anni durante i quali è stata messa tanta acqua sul fuoco, senza spegnerlo, solo per confondere il più possibile la realtà dei fatti.

Non possiamo fare altro che ricordare commemorandoli, quanto i due magistrati siano stati in grado di fare, soli contro tutti.

Le ragioni di Stato sono quasi sempre alla base di avvenimenti eclatanti per ferocia inumana che vengono coperti dal “Segreto”. Nei film appaiono delle cartelle con su scritto a lettere cubitali “Top Secret”.

Sono proprio questi segreti che seppelliscono le verità sotto sabbie mobili che neppure ampi lassi di tempo fanno emergere.

In alcuni casi non sapremo mai i mandanti di tali efferati delitti e con loro le reali motivazioni di quegli eccidi.

Le stragi per le quali non si è individuato un vero colpevole né un mandante sono tante a cominciare da Piazza Fontana, al treno Italcus, all’aereo Itavia abbattuto ad Ustica, alla strage nella stazione di Bologna, al caso Moro, al disastro di Viareggio, alla collisione del traghetto Moby Prince contro una petroliera dell’AGIP, alla mancata perquisizione del covo di Riina, alla sparizione dell’agenda rossa del giudice Falcone e decine di altre analoghe impossibilità di raggiungere una verità.

Tuttavia dobbiamo rendere omaggio a quanti, innocentemente, hanno sacrificato eroicamente le proprie vite per quel sentimento di appartenenza alla Patria, nonostante avessero capito di essere inermi contro evidenti minacce di morte decretate proprio a causa del proprio lavoro.

Oggi al Centro di Arte e Cultura di Ladispoli si è svolto uno spettacolo davvero speciale: “Le parole del dialogo” per parlare di Pace in un momento in cui l’equilibrio mondiale sembra perdersi per la mancanza di dialogo tra le super potenze.

L’invio delle armi non ha prodotto l’effetto sperato. Al contrario si è verificato il suo esatto opposto.

La parola “Pace” ha un significato universale ed investe tutta la nostra esistenza, sia nelle scelte che nei pensieri.

Lo spettacolo si è sviluppato in tre parti avendo come obiettivo parlare, discutere, relazionarsi sul significato di Pace.

L’attrice Laura Laurini ha letto un testo scritto da Laura Masielli:

“La nazione dei bambini”.

Un lavoro fortemente lirico basato sull’idea geniale di una bambina la quale prova ad evitare il conseguente abbandono degli animali durante la fuga dei profughi dalle città bombardate.

A seguire, la psicologa Antonietta Bruzzese si è immersa nel complesso argomento di ‘Spiegare la guerra i bambini’.

Al termine, il clou della serata: il Concerto per la Pace eseguito da un trio di eccezione: Due voci ed un pianoforte.

Carmen Petrocelli (soprano)

Sara Tiburzi (mezzosoprano)

Rosa Rita La Presentazione (pianoforte).

Le Artiste si sono esibite in una serie di arie operistiche sia in solo che in duo, accompagnate dalle magiche dita della pianista che a sua volta ha eseguito due splendidi brani in assolo di cui uno scritto da un compositore ucraino, Valentin Silvestrov ed un altro da un compositore russo, Alexander Scriabin.

I numerosi spettatori hanno potuto immergersi nel piacere più puro per l’udito e per l’animo, con applausi a scena aperta ad ogni esibizione.

Le due voci si sono esaltate mostrando tutta la loro valentia vocale, misurandosi in brani che hanno fatto la Storia della Musica Lirica, da “Le nozze di Figaro” di Mozart alla “Barcarolle” di Hoffenbach per terminare con uno ‘scherzetto’ rossiniano: “Duetto buffo di due gatti”.

Fantastici ‘miao’ in tutte le salse, in un duetto allo stesso tempo divertentissimo e di superba qualità interpretativa e musicale.

Sperando in un prossimo ritorno il più breve possibile, vi attendiamo con grande ansia.

MB


19 febbraio 2022, giorno epico per la piccola Ladispoli.

Un Ensemble dell’Orchestra Giovanile di Massimo Freccia diretta dal Maestro Massimo Bacci ha presentato “Per la fine dei tempi”.

Enorme lavoro multimediale sulla composizione da camera di Olivier Messiaen, composto tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz.

Note che appaiono slegate da ogni contesto ma che si avvolgono l’un l’altra a formare un quadro che ricorda Guernica di Pablo Picasso.

Sangue innocente che gronda da ogni aspetto del difficile lavoro elaborato come meglio forse non si poteva.

Ma c’è di più. Le dissonanze al limite del rumore portano con sé qualcosa di impalpabile che si materializza nella speranza che la civiltà non subisca gli orrori della guerra propri dell’orrenda inciviltà.

Tutto questo si percepisce come si trattasse di una nuvola che ora si forma, poi cambia aspetto, evolve, assume aspetti diversi e poi svanisce lasciando il cielo limpido dipinto di un azzurro intriso di vita.





Mini FESTIVAL della FIABA e della FAVOLA

Ieri, 6 gennaio 2022, il giorno dell’Epifania o più semplicemente della Befana, grazie alla volontà dell’Associazione Culturale UPTER Ladispoli insieme con I7Raccoglifiabe e l’Assessorato alla cultura di Ladispoli sono state presentate in streaming ben tre fiabe diverse, scritte da altrettanti diversi autori. Due di esse sono state in lettura con accompagnamento musicale mentre la rimanente è stata interpretata da due bambine attrici di grande talento con l’ausilio di un poli-strumentista di valore.

In fondo cosa ci si aspetta da una fiaba?

Un po’ di semplice divertimento ed una morale finale.

E così è stato anche in questo caso perché le fiabe e le favole non devono mancare ai bambini. Infatti li aiuteranno a crescere con dei valori e miglioreranno le loro creatività in modo che un giorno sapranno risolvere le difficoltà della vita per mezzo delle proprie idee e capacità individuali.

Ecco perché questo Festival assume una grande importanza, contenendo nel suo programma una grande varietà di fiabe e favole,

La prima fiaba verteva essenzialmente sul concetto di speranza.

La seconda sul grande valore dell’amicizia.

La terza sulla forza della Natura che riesce a vincere anche contro l’imbecillità dell’uomo che, rendendosene conto tende a distruggere l’habitat in cui vive.

Si è trattato di uno sforzo organizzativo enorme in questo tempo pazzo di contagi che aumentano di giorno in giorno in misura esponenziale.

Il risultato ottenuto è riuscito a far dimenticare tutte le fatiche, gli ostacoli, le difficoltà tecniche che di volta in volta si sono puntualmente presentate, mettendo in onda un prodotto di alta qualità.

Un ringraziamento speciale va ai protagonisti di quest’ennesima avventura i quali, con il loro impegno e professionalità hanno permesso di realizzare uno spettacolo adatto a tutte le età, dai più piccoli fino ai nonni ed un giorno non troppo bello col cielo grigio è così diventato splendente.


Maurizio Bonardo


La Storia 2021

11 OTTOBRE: Giornata Internazionale delle Bambine e delle ragazze.

C'è bisogno di credere in loro, dare tutto il nostro supporto, l'impegno e l'entusiasmo a queste giovani.

Dobbiamo, tutti e tutte, fare il tifo per le bambine, aiutarle a scegliere, sostenerle nello studio e nel perseguimento dei propri Sogni.

Abbiamo grandi esempi di donne, conosciute e meno note, che con la loro vita hanno dimostrato le capacità e la forza del mondo femminile. Siano da faro per tutte, siano la luce che illumina il cammino della libertà femminile.

Ogni bambina ha il diritto di immaginare il proprio futuro a sua misura, di crearlo e renderlo reale.

Noi dobbiamo sostenere ogni percorso, libero da stereotipi,da falsi miti che sminuiscono l'intelligenza e la capacità femminile.

Noi siamo dalla parte dei Sogni di ogni bambina.